MASTERIZZATORE
Il masterizzatore è nato nei primi mesi del 1992 ed è un dispositivo hardware atto a creare o duplicare Compact Disc (CD) o DVD di dati, audio e/o video.
È possibile utilizzare tali dispositivi per: masterizzazione di CD-R/DVD-R/DVD+R, in cui la scrittura sul supporto è definitiva e come tale non più modificabile; masterizzazione di CD-RW/DVD-RW/DVD+RW, o supporti riscrivibili, sui quali è possibile effettuare operazioni di cancellazione dei dati presenti all'interno degli stessi e quindi riutilizzo per nuove scritture.
Nel mercato dei masterizzatori vi è un'ulteriore ramificazione: interni oppure esterni.
I masterizzatori esterni non occupano alloggiamenti (slot da 5 pollici e 1/2) all'interno del computer e si collegano mediante due tipi di porte, connessioni proprietarie a parte: USB o Firewire.
La prima soluzione è molto diffusa, grazie all'ampio successo della tecnologia USB 2.0 (transfer rate teorico massimo 480 Mbps), la seconda, ovvero la connessione Firewire (transfer rate teorico massimo 400 Mbps/IEEE1394 e 800 Mbps/IEEE1394b), meno.
I transfer rate per i masterizzatori interni dipendono dal tipo di connessione: SCSI (ormai in disuso), EIDE o Serial ATA.
Poiché le sessioni sui CD e sui DVD devono essere scritte in una sola passata, senza interruzioni, i masterizzatori dispongono di una certa quantita di cache, ovvero di memoria interna temporanea, in cui memorizzare alcuni megabyte di dati prima di iniziare a scrivere.
Nel caso il computer venga temporaneamente rallentato (ad esempio perché i file da scrivere sono molto frammentati), non riesca a fornire abbastanza dati al masterizzatore, quest'ultimo svuoterà progressivamente la cache in modo da poter continuare a scrivere a velocità costante.
Tuttavia se la velocità di scrittura è eccessiva ad un certo punto la cache verrà inevitabilmente esaurita producendo un CD illeggibile.
Per far fronte a questo problema sono state sviluppate delle tecnologie che permettono al masterizzatore di modificare al volo la velocità di scrittura, adattandola alla velocità del flusso di dati in entrata; i sistemi più noti sono burn proof .
In informatica, il Burn Proof (acronimo di Buffer Under Run-Proof) è una tecnologia presente in alcuni masterizzatori che permette di evitare il verificarsi dell'errore di Buffer under run, ovvero dello svuotamento del buffer di trasferimento dati verso il masterizzatore. Tale tecnologia in pratica non evita l'errore ma solo le sue conseguenze, sospendendo temporaneamente la masterizzazione e riportando il laser di scrittura nel punto preciso ove si era interrotto. Nella pratica ciò è realizzato con l'adozione di memorie di buffer interne al masterizzatore e con sofisticate applicazioni firmware per il posizionamento del laser.

Fonte: wikipedia
 

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