Lesioni del rachide
(colonna vertebrale o spina dorsale)

Richiami anatomici

La colonna vertebrale è una parte dello scheletro. formata da una serie di vertebre sovrapposte, unite una alle altre da dischi intervertebrali, articolazioni e legamenti che permettono piccoli movimenti tra due vertebre adiacenti, ma rendono la colonna, nel suo insieme, molto flessibile.

La colonna vertebrale sostiene il cranio, fornisce attacco a numerosi muscoli e protegge il midollo spinale che decorre al suo interno.
In basso termina nel cocige ed è unita all'osso dell'anca a livello delle articolazioni sacroiliache mediante le quali il peso del corpo viene trasmesso agli arti inferiori.

Tipi di lesione del rachide:

- fratture (con o senza spostamento osseo);

- lussazioni;

- distorsioni (frequenti);

- lesioni discali.

E' possibile che la colonna venga lesionata senza danni per il midollo o per i nervi spinali. In caso di interessamento anche midollare, si può andare dalla semplice contusione alla compressione e alla lacerazione del tessuto nervoso. Evenienze, queste ultime, responsabili di paralisi e talora morte.


Sintomi:

Nei pazienti coscienti, la paralisi degli arti (perdita della funzione motoria) è il segno più affidabile di lesione spinale.

Segni incostanti:

- dolore;

- iperestesie (aumento abnorme della sensibilità alla pressione o al tocco che causano dolore anche se praticati in modo leggero);

- priapismo (erezione persistente del pene, generalmente dolorosa, non correlata a stimolazione sessuale);

- posture anomale (anomalie della disposizione fisica) di un segmento corporeo dovute a denervazione di alcuni gruppi muscolari;

- perdita di controllo degli sfinteri (anelli di fibre muscolari che circondano un orifizio che viene aperto o chiuso dalla loro contrazione). Il mancato controllo degli sfinteri dell'uretra e del retto causa incontinenza per urine e feci;

- parestesie (sensazione localizzata di bruciore o simile a punture di spilli , dovuta a disfunzioni del sistema nervoso periferico);

- shock.

Poiché le lesioni della colonna vertebrale sono difficili da rilevare, qualsiasi paziente privo di coscienza, che sia rimasto vittima di un incidente, dovrà essere trattato come se avesse una frattura della colonna, a maggior ragione se presenta lesione dei tessuti molli della testa e del collo.
In figura sono riportate alcune dinamiche di lesioni del collo (colonna vertenrale).




Diagnosi
Trattamento:

Chiama il 118, senza spostare il paziente.

Se il paziente deve essere assolutamente spostato (rischio evolutivo), ciò deve avvenire senza che la schiena si pieghi.
Sono necessarie almeno 4 persone:

- una per sostenere la testa;

- una per sollevare e tirare le gambe al fine di mantenere la schiena distesa;

- due devono sollevare il corpo dell'infortunato di quel tanto sufficiente a far passare sotto al paziente una barella o una coperta.

Presa di Rautek

Viene utilizzata per evitare il peggioramento di eventuali lesioni midollari, se il paziente deve necessariamente essere estratto da un veicolo prima dell'arrivo del 118 (rischio evolutivo), quando è presente sulla scena un solo soccorritore.

Se l'infortunato è un motociclista, per rimuovere il casco sono necessari due soccorritori.

1 - Il primo soccorritore mantiene la posizione neutra e la stabilità del capo afferrando la base del casco.

2 - Il secondo soccorritore, postosi a lato del paziente, procede ad aprire o tagliare la cinghia di fissaggio del sottogola.

3 - Dopo aver slacciato il sottogola, il secondo soccorritore con una mano sorregge il collo e con l'altra blocca la mandibola per impedire qualsiasi movimento del capo durante le successive manovre di rimozione del casco.




4 - Il primo soccorritore inizia la rimozione del casco mediante trazione associata a delicati movimenti di basculamento antero - posteriore del casco stesso. Il capo deve rimanere immobile.
Il punto più critico è il passaggio del naso.

 
5 - Una volta rimosso il casco;

- il capo viene adagiato su uno "spessore" di 2-3 cm;

- qualora sia disponibile un collare cervicale, il capo ripassa nelle mani del primo soccorritore, mentre il secondo soccorritore posiziona il collare cervicale, quindi il capo viene adagiato sullo "spessore" di 2-3 cm. Per il posizionamento del collare cervicale è prevista un'apposita procedura.

6 - Oggi, sia per i bambini che per gli adulti, sono disponibili collari di un'unica misura in grado di adattarsi alle diverse stature dei pazienti.

 

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