Emergenze in Gravidanza


Emorragie in gravidanza
(perdita di sangue dai genitali accompagnata da dolori addominali più o meno forti)

Nel 1° e 2° trimestre possono essere dovute a:

- minaccia d'aborto (espulsione prematura del feto* non ancora vitale)
- aborto in atto.

Nel 2° e 3° trimestre possono essere dovute a:

- distacco tempestivo di placenta (A)
- travaglio di parto.

*) Feto (dal latino fetus = parto): prodotto del concepimento ancora in utero, da quando assume le caratteristiche della specie fino alla nascita.



Se il sanguinamento è minimo:

- accompagna la paziente al Pronto Soccorso ostetrico

Se il sanguinamento è importante:

- chiama il 118 per il trasporto al Pronto Soccorso ostetrico;

- metti un pannolino tra le gambe della paziente, per controllare le perdite;

- conserva l'eventuale materiale espulso e consegnalo al medico del Pronto Soccorso;

- nel 3° trimestre, invita la paziente ad assumere il decubito laterale sinistro, per evitare che il peso dell'utero gravido sulla vena cava inferiore renda difficoltoso il ritorno di sangue al cuore, con conseguente lipotimia.


Perdita di liquido amniotico

- Può essere dovuta a rottura prematura delle membrane (rottura delle acqua) senza che sia iniziato il travaglio.

Il soccorritore occasionale deve:

- chiamare il 118

- posizionare un pannolino tra le gambe della partoriente per controllare il colore del liquido amniotico (il feto sta bene se il colore è limpido; il feto soffre se il colore è verdastro);

- in attesa dell'ambulanza, invitare la partoriente ad assumere il decubido laterale sinistro, per evitare che il peso dell'utero gravido sulla vena cava renda difficoltoso il ritorno di sangue al cuore.


Travaglio

Definizione - Il travaglio è l'insieme dei fenomeni, generalmente dolorosi, che provocano la dilatazione del collo dell'utero e l'espulsione del feto.


Periodo prodromico e dilatante

Il soccorritore occasionale può riconoscere l'inizio del travaglio (periodo prodromico) dalla presenza di:

- contrazioni uterine palpabili, con frequenza regolare, intermittenti, ad intervalli inizialmente lunghi (10 - 30'), poi sempre più brevi. Ciascuna contrazione può durare ½ minuto o più. Nel travaglio, l'utero diviene duro e si solleva (A) modificando il profilo addominale;

- modesta perdita di sangue e muco dalla vagina ("segno").


Comportamento del soccorritore:

- attiva il 118

- rassicura la partoriente

- posiziona un pannolino tra le gambe

- in attesa dell'ambulanza, invita la partoriente ad assumere il decubito laterale sinistro per evitare che il peso dell'utero gravido sulla vena cava renda difficoltoso il ritorno di sangue al cuore

- quando la partoriente avverte le spinte, incoraggiala a respirare.

Inizio del periodo espilsivo

Sintomi

- le contrazioni si fanno sempre più ravvicinate e regolari;

- è in questa fase che , generalmente, si rompono le membrane;

- far assumere alla partoriente la "posizione da parto" (supina, a gambe divaricate e cosce semiflesse);

- il bisogno di spingere è sempre più impellente;

- l'apertura vaginale comincia a rigonfiarsi;

- (A) se affiora la testa del feto, prepararsi ad assistere il parto.


Terminologia

- Parto a termine: avviene tra la 38ª e la 42ª settimana;

 - Parto prematuro: avviene tra la 26ª e la 38ª settimana;

- Aborto: avviene prima della 26ª settimana (circa 180 giorni).
Posizione del feto in utero

Nella maggior parte dei casi il feto a termine è in presentazione cefalica (A)(testa rivolta verso l'uscita) e viene espulso dall'utero per effetto delle contrazioni uterine.

La presentazione podalica (B)(natiche rivolte verso l'uscita), la presentazione di spalla (C)(spalla rivolta verso l'uscita), la presentazione di faccia (D)(faccia rivolta verso l'uscita) ecc. sono meno frequenti e devono essere considerate delle vere e proprie complicanze.


Attenzione! Quanto di seguito descritto va attuato solo nel caso estremo in cui non è possibile né accompagnare la partoriente al Pronto Soccorso ostetrico, né aspettare l'arrivo dell'ambulanza che è stata già attivata.

Comportamento:

- se possibile, mantieni i contatti col 118;

- lavati le mani (se disponibili, calza guanti monouso in lattice o PVC);

- se non l'hai ancora fatto, stendi un lenzuolo pulito e fà assumere alla partoriente la posizione da parto (supina, a gambe divaricate e cosce semiflesse);
 
- il bisogno di spingere diventa sempre più impellente;

- disponiti ai piedi della partoriente;

- se la testa del feto è ben visibile, invita la paziente a spingere quando la contrazione raggiunge il culmine;

- invita la donna a respirare tra una contrazione e l'altra;

- non spaventarti se vi è perdita di sangue dalla vagina e/o feci dal retto;


- non ostacolare in alcun modo le rotazioni che il bambino attua spontaneamente mentre nasce;

- quando la testa fuoriesce dalla rima vulvare, metti una mano sotto la testa e sostienila;

- non praticare trazioni sul funicolo, a meno che non sia necessario liberare il collo da eventuali torsioni del funicolo stesso intorno al collo;




- sostieni la fuoriuscita del resto del corpo;

- in mancanza dell'apposita pompetta per aspirare, pulisci delicatamente la bocca e il naso del bambino con un fazzoletto pulito;

- adagia il neonato tra le cosce della madre;

- normalmente il bimbo inizia a respirare e a piangere entro un minuto;


- se il bambino non piange entro un minuto circa dalla nascita, massaggiagli la schiena o picchietta la pianta dei piedi (non tenere il neonato per i piedi e non sculacciarlo);

- appena il bimbo inizia a piangere, avvolgilo in un telo, per impedire che si raffreddi;

- NON LEGARE NE' TAGLIARE IL CORDONE OMBELICALE SE DALLA CENTRALE OPERATIVA 118 TI COMUNICANO CHE L'AMBULANZA E' VERAMENTE IN PROCINTO DI ARRIVARE;

- la legatura e il taglio del cordone si rendono necessari se i soccorsi non possono arrivare prima del secondamento (vedi) che, di solito, inizia entro una ventina di minuti dal parto.

Se il bambino non respira
Comportamento

- Se il bambino non respira autonomamente nemmeno dopo aver massaggiato con vigore la schiena e aver picchiettato la pianta dei piedi, lega e taglia il cordone ombelicale, anche se tali manovre sono rischiose senza strumenti sterili.
Nell'ordine:

a) effettua una prima legatura del cordone a 20 cm dal neonato;

b) effettua una seconda legatura del cordone a 10 cm dalla prima (30 cm dal neonato);

c) taglia il cordone al centro delle due legature.
Attenzione! Tagliare il cordone senza averlo legato è causa di emorragie!


- dopo aver reciso il cordone ombelicale*, inizia subito le manovre di rianimazione cardio-polmonare descritte nel PBLS (Paediatric Basic Life Support), fino alla comparsa del respiro spontaneo o all'arrivo dei soccorritori. Si rammenti che, nel bambino appena partorito, una FC < 60 battiti/minuto equivale ad arresto cardiaco.

*) il taglio del cordone (o funicolo) ombelicale non è strettamente necessario, ma permette di gestire meglio sia la madre che il bambino.

Secondamento

Definizione: il secondamento è l'espulsione, solitamente spontanea, degli annessi fetali (placenta, sacco amniotico e moncone del funicolo), subito dopo il parto.

Meccanismo: l'utero si contrae, la placenta si stacca dalla parete uterina e viene espulsa insieme al moncone del funicolo e al sacco amniotico.
L'espulsione inizia dopo un tempo variabile, solitamente compreso tra 20 e 40 minuti dal parto, e si accompagna ad abbondante fuoriuscita di sangue dall'orifizio vaginale.
Il soccorritore occasionale deve solo, a secondamento avvenuto, conservare quanto è stato espulso per mostrarlo al medico.
 


Torna all'Indice