EMORRAGIA
Definizione: Fuoriuscita di sangue dai vasi per cause varie.


Un'emorragia, anche di modeste proporzioni, può spaventare l'infortunato.
Bisogna, quindi, adoperarsi per mantenerlo calmo con atteggiamento sicuro ed un'azione decisa.
Nei vasi di un adulto circolano più di 5 litri di sangue:
la perdita di circa un litro può determinare l'insorgere dei primi sintomi di shock.
Quindi è necessario:
- prima arrestare l'emorragia,
- poi prendersi cura dell'eventuale shock.


Tipi di emorragia
A) Emorragia arteriosa
B) Emorragia venosa
C) Emorragia "interna"


Per arrestare un'emorragia bisogna:

- adagiare l'infortunato in modo che la ferita sia più in alto del cuore (a);

- fasciare la ferita senza stringere troppo (b,c), se ciò non è sufficiente, aggiungere un'altra fasciatura con un rotolo di garza o un fazzoletto che faccia pressione sulla ferita (d,e: bendaggio compressivo);

- se non sono disponibili né fasce né garze, premere con le dita direttamente sulla ferita (f).


IMPORTANTE
 - Non stringere eccessivamente la fasciatura, per non causare difficoltà di circolazione nella parte interessata.
- Durante la fasciatura, tenere sempre sollevata in alto la ferita.

Bendaggio Compressivo

L'uso del bendaggio compressivo consente una pressione selettiva sul vaso lesionato mantenendo pressoché inalterato il restante circolo.

Laccio Emostatico

- Il laccio emostatico nelle emorragie degli arti deve essere usato solo nei casi di estrema gravità e dopo aver provato, senza successo, ogni altra tecnica.

- Il laccio va applicato tra il tronco e l'arto ferito. Al fine di evitare seri e irrimediabili danni ai tessuti, il laccio deve sempre consentire una certa circolazione del sangue.

- In mancanza di un laccio emostatico, usa una fascia larga, in qualsiasi modo ricavata (es.: una cravatta).

- E' assolutamente vietato l'uso di cordicelle, fili metallici o simili.

N.B. - Annota l'ora in cui hai posizionato il laccio e comunicala agli operatori sanitari.


Laccio Emostatico

L'uso di lacci emostatici o tourniquets determina una compressione di tutti i vasi che decorrono sotto la superficie di contatto, con ischemia* dei tessuti a valle.

*) Ischemia (dal gr. ischein = trattenere + aima = sangue): inadeguato apporto di sangue ad una parte dell'organismo.

EPISTASSI: fuoriuscita di sangue dal naso

- Far sedere il paziente (pz) con il busto e la testa piegati in avanti;
- pinzare le narici tra pollice e indice per almeno 5 minuti;
- sulla fronte o sulla radice del naso si può applicare un impacco freddo o ghiaccio;
- se la perdita di sangue non si arresta, ricorrere a cure mediche;
- l'epistassi può spaventare il pz. Si cerchi di tranquillizzarlo con un atteggiamento calmo e sicuro, soprattutto se si tratta di un bimbo.

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