Per "annegamento" (dal lat. ad + necare = uccidere) si intende la morte per asfissia* in seguito ad inalazione di liquido nel tratto respiratorio, di solito, ma non necessariamente, causata da immersione in acqua. *) Asfissia ( dal gr. a + sphyxis = mancanza di pulsazioni): insufficiente apporto di ossigeno all'organismo per ostruzione delle vie aeree o per carenza di ossigeno nell'aria. |
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ATTENZIONE! Il soccorso non va attuato in acqua se l'annegato può essere rapidamente recuperato e ben soccorso a terra. Se la riva dista eccessivamente, è necessario iniziare il soccorso in acqua. Il protocollo di seguito suggerito è quello di Ellis & Associates pubblicato si N&A del novembre 2000. |
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Soccorso in acqua 1. Localizza e porta in superficie l'annegato 2. se l'annegato è privo di coscienza e non respira, posiziona la testa su un salvagente e inizia la ventilazione polmonare* 3. se la ventilazione polmonare funziona, continua la respirazione artificiale (12 insufflazioni al minuto per le vittime sopra gli otto anni, 20 insufflazioni al minuto per i bambini di età inferiore agli otto anni) *) Le tecniche di respirazione artificiale sono descritte più avanti, nel corso di BLS. |
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4. se non riesci a ventilare, ricontrolla la pervietà delle vie aeree e ritenta la ventilazione 5. se non si ottengono risultati, le vie aeree sono probabilmente ostruite: posiziona la vittima in verticale ed effettua ma manovra di Heimlich (5 compressioni addominali)* per liberare le vie aeree. E' necessario un secondo soccorritore per sorreggere la testa della vittima. *) La manovra di Heimlich è descritta più avanti, nel corso di BLS. |
6. dopo aver effettuato le 5 compressioni sottodiaframmatiche (addominali), riappoggia il capo della vittima sul salvagente, pulisci la bocca con un dito e ritenta la ventilazione polmonare 7. ripeti gli step 5 - 6 sino a quando la ventilazione non abbia avuto successo o sino a quando la vittima può essere rimossa dall'acqua. |
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Soccorso a terra 1. Assicurarsi che la vittima sia ancora priva di coscienza, iperestendi il capo e controlla che le vie aeree siano libere 2. esegui due insufflazioni lente con la tecnica bocca a bocca, (pocket mask o pallone di Ambu, se disponibili; in tal caso, appena possibile, collega la maschera o il pallone ad una fonte di ossigeno) 3. se non riesci a ventilare il paziente riposiziona il capo e ritente la ventilazione |
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4. se ancora non è possibile ventilare il paziente: - effettua 15 compressioni toraciche - ispeziona nuovamente il cavo orale ed effettua lo svuotamento digitale - verifica l'ipertensione del capo e ritenta la ventilazione, se la ventilazione non è efficace, effettua ancora 15 compressioni toraciche Si prosegue con compressioni toraciche e tentativi di ventilazione fino a quando non si riesce ad insufflare efficacemente aria nei polmoni della vittima. |
5. subito dopo essere riuscito a ventilare efficacemente, controlla il polso carotideo e la presenza di altri segni di circolo (tosse, movimenti, tentativi di respirazione) per 10 secondi 6. in assenza di segni di circolo, continua con massaggio cardiaco e insufflazioni secondo la tecnica del BLS (vedi) 7. se il polso è presente, ma la vittima non respira ancora, ventila il paziente (12 insufflazioni al minuto nell'adulto, 20 insufflazioni al minuto nel bambino) 8. rivaluta ogni minuto la presenza di eventuali segni di circolo. |
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