Se per letale si intende il virus che ha
ucciso più persone, è probabilmente quello dell' influenza cosiddetta
"spagnola" che, tra l'ottobre 1918 e i primi mesi dell'anno
successivo, colpì un quinto della popolazione mondiale, lasciandosi alle spalle
circa 30 milioni di morti. La sua infettività era molto elevata, e quindi si diffuse con estrema rapidità in tutto il mondo. La mortalità maggiore appartiene invece al virus della rabbia, che uccide il 100% delle persone colpite. Ha un periodo di incubazione lunghissimo e non viene immediatamente riconosciuto dal sistema immunitario umano. Fulminante. Tra questi due estremi si trova il virus Ebola, che colpisce saltuarialmente alcuni villaggi nel centro Africa (in Congo, Uganda e Sudan). Ha una mortalità molto elevata (tra il 50 e il 70 per cento) ed è anche estremamente infettivo e debilitante. Ma fortunatamente (si fa per dire) ha decorso molto rapido: uccide così qualche decina di persone e si "spegne" senza avere il tempo di diffondersi oltre i confini del villaggio colpito. |