I pesci sentono gli odori?


Fra i sensi più sviluppati dei pesci vi è proprio l’olfatto, che viene utilizzato soprattutto per la ricerca del cibo.
Le anguille, particolarmente sensibili, ne percepiscono l’odore da una cinquantina di metri di distanza.
Alcuni studi hanno dimostrato che sono capaci di distinguere 3 milligrammi di un particolare alcol disciolti in un miliardo di tonnellate di acqua (poco meno del lago d’Orta).
L’olfatto è coinvolto anche nei processi riproduttivi: le femmine di molte specie rilasciano in acqua particolari sostanze, i feromoni, che servono come richiamo sessuale per i maschi.
Alcuni odori, provenienti dai predatori o dalla pelle di pesci feriti, suscitano invece risposte di allarme, che inducono i pesci nelle vicinanze a fuggire.
L’olfatto aiuta inoltre i salmoni a seguire la giusta rotta durante le migrazioni: dall’oceano risalgono i fiumi per arrivare a riprodursi nelle stesse zone in cui sono nati, riconoscendo “la strada di casa” grazie a una memoria olfattiva che consente loro di distinguere le caratteristiche chimico-fisiche delle acque in cui sono nati.

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