Ci sono animali che si drogano?


Sì, ma quasi sempre le sostanze che assumono hanno anche altre funzioni (per lo più depurative) e lo sballo è solo un "effetto collaterale".
I gatti, per esempio, vanno matti per l'erba gatta: il nepetalattone in essa contenuto è analogo ai feromoni sessuali e quindi li eccita, ma ha anche un'azione antimicrobica.
Analogamente, i giaguari dell'Amazzonia mangiano la corteccia di una vite selvatica che contiene un agente allucinogeno, ma lo fanno perché la stessa molecola ha anche un effetto purgante e antiparassitario.
I lemuri del Madagascar invece mangiano alcuni millepiedi che secernono un narcotico, antiparassitario.
La trovano ma non la usano! I cani antidroga, addestrati per trovarla, non vengono drogati: sfruttano semplicemente il loro olfatto per localizzarla.
L'addestramento consiste nell'abituarli a seguire l'odore della droga e a scovarla in cambio di un premio, innocuo, come cibo, coccole o attenzioni.
Bevitori cronici. Uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science, ha trovato il più incallito bevitore al mondo.
Lo ptilocerco della Malesia (Ptilocercus lowii) assomiglia molto a un topolino o a un piccolo scoiattolo e si nutre soprattutto del nettare fermentato dei fiori di una palma, ingurgitando ogni giorno l'equivalente in alcol di 9 bicchieri di birra: una quantità impressionante, soprattutto se si tiene conto delle sue piccole dimensioni.
Tuttavia non mostra mai segni di ebbrezza: a quanto pare il suo metabolismo è capace di neutralizzare l'alcool molto velocemente.
Amano l'alcol anche i cercopitechi che vivono sulle isole di Saint Kitts (nei Caraibi), con effetti del tutto diversi però: possono diventare decoscio. La scoperta potrebbe in futuro aiutare i medici a curare pazienti in gravi condizione di alterazioni termiche, come l'ipotermia.

Torna all'indice